I perni sono componenti chiave resistenti all'usura nei rulli di rettifica ad alta pressione (HPGR), tipicamente realizzati in leghe ad alta durezza (ad esempio, ghisa ad alto tenore di cromo, carburo di tungsteno) per migliorare l'efficienza di frantumazione e proteggere le superfici dei rulli. Il loro processo di fabbricazione prevede la selezione del materiale (con verifica della composizione chimica), la formatura (fusione per le leghe ad alto tenore di cromo o metallurgia delle polveri per il carburo di tungsteno), il trattamento termico (tempra/rinvenimento o ricottura di distensione) e il trattamento superficiale (rivestimenti anticorrosivi, lucidatura).
Introduzione dettagliata ai perni nei rulli di rettifica ad alta pressione (HPGR)
I perni sono componenti critici resistenti all'usura montati sulla superficie dei rulli HPGR, progettati per migliorare l'efficienza di frantumazione del materiale e proteggere la superficie del rullo da un'abrasione eccessiva. Tipicamente realizzate in leghe ad alta durezza (come ghisa ad alto tenore di cromo, carburo di tungsteno o materiali compositi), queste sporgenze cilindriche o coniche creano una superficie ruvida che afferra e frantuma i materiali sfusi (ad esempio minerali, minerali o aggregati) mentre i rulli ruotano ad alta pressione. La loro disposizione, spesso sfalsata, garantisce una penetrazione uniforme del materiale e riduce lo slittamento, influenzando direttamente la produttività e le prestazioni di riduzione granulometrica dell'HPGR.
Processo di fabbricazione dei perni HPGR
Selezione e preparazione dei materiali
Scegliere le materie prime in base ai requisiti dell'applicazione: ghisa ad alto tenore di cromo (per abrasione moderata) o compositi di carburo di tungsteno (per estrema resistenza all'usura).
Verificare la composizione chimica del materiale tramite spettroscopia per garantire che la durezza (ad esempio, ≥60 HRC per leghe ad alto contenuto di cromo) e la resistenza alla trazione soddisfino gli standard.
Pretrattare i materiali (ad esempio, fondere le leghe in forni a induzione a 1500–1600°C per ottenere omogeneità).
Formando
Fusione: Per i perni ad alto tenore di cromo, utilizzare la fusione in sabbia o la fusione a cera persa per creare la forma di base. Gli stampi sono progettati con dimensioni precise per adattarsi alla lunghezza del perno (in genere 50-150 mm) e al diametro (10-30 mm).
Metallurgia delle polveri (per perni in carburo di tungsteno): Mescolare la polvere di carburo di tungsteno con un legante (ad esempio, cobalto), compattare in stampi ad alta pressione (100–300 MPa) e sinterizzare a 1300–1500 °C in un forno a vuoto per ottenere la densificazione.
Lavorazione meccanica: Utilizzare torni CNC o rettificatrici per perfezionare le dimensioni, assicurando lunghezza, diametro e affilatura della punta uniformi (per i perni conici).
Trattamento termico
Per perni in ghisa ad alto tenore di cromo: tempra a 900–1000 °C seguita da rinvenimento a 200–300 °C per migliorare la durezza e la tenacità, riducendo la fragilità.
Per i perni in carburo di tungsteno: il trattamento termico post-sinterizzazione è minimo, poiché la sinterizzazione consente già di raggiungere la durezza desiderata; in alternativa, eseguire una ricottura di distensione per eliminare le tensioni residue.
Trattamento superficiale
Applicare rivestimenti anticorrosione (ad esempio nichelatura) ai perni utilizzati in ambienti umidi o chimici.
Lucidare le superfici di contatto per garantire un'integrazione uniforme con la superficie del rullo.
Processo di ispezione di qualità
Ispezione dimensionale
Utilizzare calibri, micrometri e macchine di misura a coordinate (CMM) per verificare lunghezza, diametro e geometria della punta, assicurando la conformità con le tolleranze di progettazione (in genere ±0,05 mm).
Controllare la rugosità superficiale tramite profilometri, che richiedono Ra ≤ 1,6μm per evitare accumuli di materiale.
Test delle proprietà dei materiali
Eseguire test di durezza utilizzando un durometro Rockwell (scala HRC) per confermare che la durezza soddisfi le specifiche (ad esempio, 60–65 HRC per i perni in carburo di tungsteno).
Eseguire prove di trazione e di impatto sui perni campione per valutare la resistenza meccanica e la resistenza alla frattura.
Analisi microstrutturale
Utilizzare microscopi ottici o microscopi elettronici a scansione (SEM) per ispezionare le strutture interne, assicurandosi che la distribuzione dei grani sia uniforme e che non vi siano crepe, porosità o inclusioni.
Test di adesione (per perni montati)
Per i perni saldati o incollati ai rulli, eseguire prove di taglio per verificare la resistenza dell'incollaggio (minimo 50 MPa) e controllare la delaminazione.
Test di resistenza all'usura
Eseguire test di usura accelerata utilizzando materiali abrasivi (ad esempio, sabbia di quarzo) per simulare condizioni reali, misurando la perdita di peso in 100 ore di funzionamento. I tassi di usura accettabili sono ≤0,1 g/h.
Ispezione visiva finale
Controllare la presenza di difetti superficiali (graffi, ammaccature o rivestimenti irregolari) e garantire che il colore e la finitura siano uniformi su tutti i montanti di un lotto.
Grazie al rispetto di questi processi di produzione e ispezione, i perni HPGR possono mantenere prestazioni ottimali, prolungando la durata dei rulli di rettifica ad alta pressione in ambienti industriali esigenti.